Immersione Portus Julius

Situato sulla linea costiera che da Pozzuoli va a a Baia, l’antica Bauli, il Portus Julius fu commissionato nel 37 a.c. da Marco Vipsanio Agrippa, per volere di Ottaviano durante la guerra civile tra questi e Sesto Pompeo. La grandiosa struttura portuale, adibita ad arsenale della flotta di Miseno era collegata attraverso un canale navigabile ai laghi di Lucrino e D’averno. Il porto offriva un naturale rifugio protetto per le navi da guerra oltre ad un ampio cantiere navale interno.
Oggi è possibile vedere ad una profondità che va da 3mt a 5mt i resti della struttura portuale le torri di ingresso in opus pilarum ed alcuni magazzini.
Il porto inizialmente, svolse la funzione di base militare navale. Il progressivo abbassamento della linea di costa causato dal bradisismo e l’arretramento della costa marina produsse la scomparsa del lago di Lucrino e il porto romano venne completamente sommerso. Le strutture del porto vennero riscoperte nel 1956 grazie alle foto aeree scattate dal pilota militare Raimondo Bucher.
Attraverso quelle foto ed i rilievi subacquei effettuati, è stato evidenziato il complesso sommerso, corrispondente al porto antico e ad un tratto della via Herculanea, che si estende per circa 10 ettari ad una profondità variabile da 2,50 a 5 metri circa.

Vi si può osservare il tracciato di un Euripo, ai lati vi sono pavimenti in mosaico, dei quali quello ad “ondine” è il più noto, probabilmente in epoca Augustea, oggetto di riempimento in terra per la creazione di un grande giardino. Ai lati del grande giardino vi sono magazzini portuali, con alzate di murature in opera reticolata, intonaci, casseforme lignee, impianti idraulici. Verso Nord un edificio più vasto con un orientamento diverso da tutte le altre strutture, disposto obliquamente, con dei pavimenti a mosaico, vedi immersione domus con peristilio.

Il sito, molto vasto, è diviso praticamente in tre parti da visitare, la prima prevede un percorso denominato “Via delle colonne” per la presenza di molte colonne abbattute lungo la linea di costa antica. Inoltre peschiere di cui si possono vedere le cateratte ed ambienti con pavimento a mosaico. La seconda è il complesso delle Opus Pilarum che creano il canale di accesso al Portus, la terza è relativa al grande giardino con l’Euripo ed i pavimenti a mosaico.

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