Secca di Marechiaro

Siamo nei pressi della falesia di Marechiaro alle pendici della collina di Posillipo, che rappresenta l’ultimo lembo visibile di un’antica cintura calderica, l’ignimbrite campana, formatasi circa 12.000 anni fa con l’eruzione del Tufo Giallo Napoletano.
L’area dell’immersione è situata tra il Parco della Gaiola ed il sito di Pietra salata.
Dalla scogliera emersa di Marechiaro si inabissano una serie di promontori che, seguendo la direttiva sud, finiscono su un fondale sabbioso a – 26 metri.

I sommi di tali promontori variano dai -8 ai – 10 metri. Il sito è caratterizzato dalla presenza di bellissime foreste di gorgonie gialle e bianche. Banchi di saraghi di taglia sono frequentatori assidui così come branzini e ricciole di piccola taglia. Grandi polpi si nascondono nei numerosi spacchi, ed una grande quantità di cozze, mitilis galloprovincialis, contribuisce a rendere chiare le acque della zona dando senso al nome Marechiaro. Immersione facile e gratificante per la varietà del fondale.

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