Pietra salata

Al largo di Capo Posillipo, a poca distanza dalla splendida “Villa Rosbery”, residenza presidenziale di Napoli, giacciono i resti, ormai sommersi, di una villa marittima di epoca imperiale Romana. L’edificio si protendeva in mare grazie a costruzioni artificiali e dei suoi porticati si sono recentemente recuperate alcune colonne. La costa si impenna in una parete di tufo a picco sul mare, segnata da tagli artificiali, caratteristici, peraltro, dell’intero litorale di Posillipo, spesso attribuiti all’apertura di strade costiere o a diramazioni dell’acquedotto, ma più probabilmente connessi all’attività di cava. La cosiddetta “Pietra salata”, uno scoglio affiorante proprio di fronte la villa Rosbery, è parte integrante di queste rovine, sullo stesso insiste un impianto di peschiera. Lo scoglio degrada verso sud per finire su un fondale di circa 18 metri. L’immersione permette di scorgere i menzionati resti del manufatto di epoca Romana imperiale, in particolare mura e resti di peschiere con le caratteristiche chiuse per l’afflusso dell’acqua ed i gradini e le lunghe murate.
Sul fondo, ove vi è una prateria di posidonia, grandi seppie si lasciano avvicinare per poi scomparire in una nuvola di inchiostro non appena il nostro interesse si fa più “audace”.

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